Hurricane Polimar (Hariken Porima),

Hurricane Polimar (Hariken Porima), è un anime giapponese del 4 ottobre 1974 prodotto dalla “Tatsunoko Production” e creato dal fumettista Tatsuo Yoshida.

In Italia lo abbiamo visto sulle nostre tv locali, trasmesso all’interno del contenitore “Ciao Ciao”, a partire dal 16 dicembre 1980. Fa parte del filone dei supereroi giapponesi degli anni ’70 ispirati a quelli americani, insieme a Gatchman (1972), Kyashan (1973), e Tekkaman (1975), tutti creati da Yoshida e prodotti dalla Tatsunoko.

Nel 1996 è stato realizzato un remake, l’OAV “Hurricane Polymar: Holy Blood”. Diviso in due parti e con una storia non proprio uguale all’originale serie tv.

I PERSONAGGI.

Il protagonista è il giovane Takeshi Yoroi (Onigawara),

che si finge imbranato e con poca voglia di lavorare; in realtà ha un’ottima conoscenza delle arti marziali, che vengono potenziate dalla sua identità segreta. In versione da supereroe ha forza e velocità incrementate.

Si trasforma tramite un casco che porta sempre con se, camuffato da casco per motociclista, e che è composto da una sostanza speciale: il “polimet”.

Grazie a questo polimero si riveste di una tuta speciale molto resistente che gli permette, inoltre, di trasformarsi letteralmente in vari veicoli: la “Polimar Machine”, una macchina da corsa per spostarsi più velocemente a terra;

il “Polimar Hawk”, lo sparviero, un jet supersonico che gli permette di volare;

il “Polimar Granpass”, un sottomarino per le azioni subacquee;

il “Polimar Drill”, un veicolo con una coppia di trapani perforanti per penetrare in profondità nel terreno;

e il “Polimar Roller”, un veicolo corazzato dotato di rullo gigante per spostarsi via terra su terreni accidentati.

Le trasformazioni sono attivate dal comando vocale di Takeshi che azionano la capsula inserita nel casco con memorizzati i dati del veicolo, ma per cambiare forma deve sempre tornare prima “umano”.

La sua trasformazione ha però dei limiti, può durare solo 46 minuti e 1 secondo, poi deve tornare “normale” o rischia di perdere la vita.

Takeshi entra in possesso del polimet direttamente dal suo inventore, il professor Oregasteru, uno scienziato che viene aggredito da una banda di criminali.

Il giovane non può impedire la morte dello scienziato che però fa in tempo a lasciare la sua invenzione al ragazzo, di cui si fida per la correttezza morale e le capacità fisiche (il tutto è raccontato nell’episodio 17).

Takeshi non va molto d’accordo con il padre, il generale Toragoro Onikawara (Onigawara), che è il capo della sezione giapponese dell’Interpol, la polizia internazionale.

Non condivide i suoi metodi di indagine mentre il padre, da parte sua, lo vorrebbe più impegnato in quello che fa; dopo una litigata in cui il generale lo accusa di averlo disonorato, Takeshi lascia l’Interpol.

Però continua ad aiutare da “lontano”, facendosi assumere dall’investigatore privato Joe Kuruma, auto-proclamatosi “Sherlock Holmes jr”.

Kuruma e i suoi tengono d’occhio le indagini della polizia per intervenire nella lotta contro il crimine e prendersi fama e onori, con Takeshi e compagni che si ingegnano in mille modi per piazzare microfoni-spia.

Ovviamente Takeshi fa di tutto, durante gli episodi, per tenersi nascosto dal padre, e solo nelle ultime puntate Onikawara scopre che il figlio lavora per Kuruma.

Kuruma ha come assistente, e anche come padrona di casa, visto che l’ufficio è di sua proprietà, la giovane e graziosa Teru Namba,

che è molto più sveglia del suo datore di lavoro, il quale sopravvaluta, e di molto, le sue capacità investigative e combattive, ed è armato con una innocua pistola giocattolo che spara acqua e a volte dell’alcol; utilizza anche il cappello come un boomerang. Teru, che invano chiede sempre i soldi dell’affitto arretrato, è protagonista di varie scenette sexy ed è innamorata di Polimar.

A completare la squadra c’è Barone (Danshaku), il cane San Bernardo di Takeshi, che è il più sveglio di tutti e che ragiona con se stesso come e meglio di un uomo; è piuttosto fifone e la sua unica preoccupazione è quella di evitare i guai.

E’ l’unico, all’inizio, a conoscere l’identità segreta di Takeshi, perché assiste alla trasformazione nel primo episodio.

Nonostante vari episodi comici e divertenti, a volte al limite del surreale, c’è da dire che non mancano le “faccende serie”: in molti, tra poliziotti, militari, scienziati e anche civili, fanno una brutta fine, oltre ai pestaggi, a volte anche brutali, che lo stesso Polimar distribuisce ai delinquenti, soprattutto quando attinge alle riserve di energia della sua tuta azionando “l’uragano Polimar”, con cui diventa un vortice inarrestabile.

GLI AVVERSARI.

Le bande criminali che i nostri eroi affrontano nei 26 episodi di cui si compone la serie, si ispirano soprattutto ad un particolare animale, ma c’è stata anche una banda ispirata ad una pianta e altre non meglio definite. Tutti i membri di ogni banda hanno un costume e delle armi identiche, che sono basate, di solito, sulle caratteristiche dell’animale di turno. Tra di essi si distingue solo il capo che veste in modo più appariscente ed è, ovviamente, il più abile. Alcune di loro dispongono inoltre di mezzi meccanici o grosse navicelle.

Chiunque sia l’avversario, Polimar interviene al termine delle varie puntate distribuendo pugni e calci in modo rapido ed efficace, punendo severamente i malcapitati furfanti sfruttando le sue potenziate abilità di kung fu, e altre combinazioni velocissime e difficilmente realizzabili nel mondo “reale”.

L’episodio iniziale vede come avversari i membri della “Banda Masasabi” (musasabi tradotto dal giapponese significa “scoiattolo volante”), che sfida l’interpol ad impedire i suoi audaci furti, visto che il loro capo ama collezionare oggetti preziosi.

E sono introdotti i vari personaggi dopo l’assalto dei furfanti al museo della città. Onikawara che striglia i suoi uomini dopo la lavata di testa del suo superiore; Kuruma che “spia” la sede dell’Interpol per trovare qualche lavoretto;

Barone che fa da compagno di “dormite” al suo padrone Takeshi, che si finge indolente, ma che ha già piazzato un microfono nascosto nella sede del generale per meglio ascoltare ciò che succede di “furfantesco” in giro. Poi arriva Teru a reclamare l’affitto arretrato. In questa puntata Barone vede Takeshi diventare Polimar.

Al termine, dopo il suo intervento risolutore, sia Kuruma che Onigawara provano a convincerlo a lavorare per loro, ma Polimar, gentilmente rifiuta.

Nel 2° episodio ecco la “Banda dello Scorpione Rosso”, guidata da una donna che vuole impadronirsi dei diamanti e del potere in un paese che li produce in gran quantità.

La “Mega Gang” di Hundreg è protagonista nel 3° episodio;

il titolo originale è “Mekagyangu mukade sakusen”, che tradotto vuol dire la strategia della gang dei millepiedi; utilizza dei camion corazzati per rubare armi e batteri con cui ricattare la città. Polimar non si fa pregare e interviene prontamente distribuendo le consuete mazzate ai numerosi avversari.

Sul finale Teru inizia le sue “rincorse” dietro il supereroe sperando invano di acchiapparlo, infatti troverà sempre Takeshi al suo posto.

Il “Serpente a sonagli” e la banda criminale del 4° episodio, specializzata nel rapire principesse indifese. Il capo sembra essere un bamboccio, Rock Denasis Junior, famoso artista, in realtà è sfruttato dal suo assistente-maggiordomo Dorai che vuole rubargli tutte le proprietà.

Nel 5° episodio si torna agli insetti con la “Banda del Ragno” che ruba le riserve di uranio da varie parti del mondo per arricchire il proprio paese,

infatti si scopre che il capo della banda è il re di uno stato posto su di un’isola del pacifico, che ha pure problemi con il piccolo principe.

Il 6° episodio ci presenta i “Ladri Talpa”, che rubano reperti archeologici dai musei e interi monumenti, sfruttando una grossa talpa meccanica che scava cunicoli nel sottosuolo, ricavata dalla combinazione delle loro speciali auto.

Il loro capo incastra Kuruma facendolo sospettare di essere coinvolto nei furti, e solo l’intervento di Polimar lo scagiona e permette l’arresto dei furfanti.

Nel 7° episodio, la “Banda dei Dobermann” pianifica un attentato contro Onikawara, per sostituirlo alla guida della sezione giapponese dell’Interpol. Fortunatamente Polimar sventa l’attentato.

L’8° episodio vede in azione una banda non ispirata ad un animale, ma ad un vegetale: la pianta dell’ascidio, una pianta carnivora. I furfanti, che sono chiamati la “Banda degli Outballers”, utilizzano l’acido della pianta che cresce in forma gigantesca su di un’isola dove un ignaro professore le sta studiando; sfruttano l’acido corrosivo per rapinare lingotti d’oro a più non posso.

Nel 9° episodio, Polimar se le vede brutta contro la “Banda del Gatto”, che aggredisce scienziati mondiali per carpire informazioni su armi segrete.

Nel primo scontro Takeshi raggiunge il limite dei 45 minuti oltre i quali inizia a stare male ed è costretto a rinunciare all’inseguimento dei fuggitivi “gattacci”, per tornare “normale”.

I gatti si rivelano degni avversari anche nel secondo scontro e Polimar è di nuovo in difficoltà per colpa di un’arma del loro capo che lo priva di gran parte dell’energia.

Per fortuna interviene Teru, che era tenuta prigioniera, anche lei sa farsi valere con le arti marziali e, dopo aver provocato l’esplosione del macchinario, dà il tempo a Polimar di riacquistare le sue forze e battere una volta per tutte i cattivi.

10° episodio: la “Banda della Piovra Elettrica” cerca un antico tesoro la cui mappa è nascosta in 12 antiche anfore che la banda ruba da collezioni private e musei.

L’11° episodio vede come avversario la “Banda dei Lupi Robot” guidati da “Lupo Bianco”, che invade le città. Si scopre poi che Lupo Bianco è il dottor Mukure che intendeva catturare Polymar per creare un esercito di robot in grado di conquistare il mondo.

12° episodio con la “Banda degli Uomini Uccello Torimeka” comandati da Vulture, che rapiscono famosi scienziati per trasformare gli uomini in tanti “torimeka”.

Nel 13° episodio protagonisti “Gli Uomini Farfalla”, che emettono una polvere tossica con la quale mietono vittime e rubano tesori dai musei.

In particolare prelevano la “Coda di Rondine”, che garantisce al loro capo strani poteri come ad esempio quello di creare una specie di mondo virtuale.

14° episodio: la “Banda dei Topi”, che ruba tesori dalle gioiellerie con l’aiuto di topi robot;

inoltre il loro vecchio leader, Sevenratt, il re del sottosuolo, sta per finire il suo periodo di detenzione e si teme che possa riunirsi alla sua vecchia banda.

In realtà lui ha in mente di sfidare sia la polizia che la sua vecchia banda, nel furto di una famosa corona, ma Polymar vigila.

Nella 15a puntata il nemico è “Picadale, l’Uomo Fulmine”.

Kuruma si addormenta in un parco e sogna di ricevere anche lui un casco con cui trasformarsi in un supereroe: “Horamar”, praticamente un clone di Polimar, ma con tuta azzurra.

Dopo essersi svegliato si ritrova un secchio in testa e pensa di avere ancora i poteri con cui ha trionfato nel sogno e affronta quindi i criminali. Per fortuna Polimar riesce a resistere ai raggi elettrici degli scagnozzi di Picadale che, in effetti, mettono in difficoltà la struttura delle molecole della sua tuta;

infine riesce a debellare le forze ostili che abbattevano i lanci missilistici delle varie nazioni per garantirsi il dominio del cielo.

Nel finale anche Teru indossa una tuta rosa e diventa Lady Uragano, ma solo per “punire” il “guardone” Kuruma.

Nel 16° episodio arriva la “Banda dei Pirakans”, che traggono ispirazione dai piranha. Effettuano azioni di pirateria rubando ai ricchi turisti in crociera.

Il loro capo non è certo all’altezza… ed è piuttosto goffo, ma incute timore nei suoi uomini. Oltre tutto si invaghisce di Teru e vuole farne la sua sposa. Per fortuna Polimar resiste all’attacco di veri piranha e fa fuori tutti i cattivi.

La 17a puntata ci svela la nascita di Polimar che trova così il modo di vendicare la morte del professor Oregasteru, l’inventore del Polymet, il casco che è in grado di ricoprire, chi lo indossa, di polimeri che ne aumentano resistenza, forza e velocità.

La “Banda dei Perfidi Rettili” (praticamente delle lucertole…) voleva rubare l’invenzione, e Onigawara voleva usare il professore come esca per acciuffarli.

Takeshi non era per niente d’accordo con questo piamo e teneva d’occhio l’inventore pronto a intervenire; i cattivi rettili infine arrivarono e Takeshi, pur battendosi, non riusciva ad impedire la morte del professore che, dopo aver affidato il casco al ragazzo, si faceva esplodere con tutto il laboratorio. In seguito a questo fattaccio, Onigawara faceva una bella strigliata al figlio e lo mandava via dall’Interpol.

Ora i Perfidi Rettili stanno rapendo tutti i maestri di arti marziali sperando di prendere, nel mucchio, Polimar. Ma hanno fatto male i conti: Polimar li va a trovare e, più incavolato che mai, li pesta di brutto per rifarsi di tutti i guai che gli hanno causato.

Nel 18° episodio veniamo a conoscenza di un altro limite del polymet: le basse temperature. “Cooler e la sua banda di congelatori” (nessun riferimento ad un particolare animale in questo caso), ibernano molti esponenti dell’arte, della scienza e della politica per farne una specie di museo, sfruttando il raggio congelante di un grosso mostro meccanico.

Dopo il ghiaccio, nell’episodio successivo, il 19° si passa al fuoco e Polimar deve affrontare il bizzarro “Comandante Sylcot e la sua banda”, che sembrano dei galli sputafuoco.

Vogliono attivare un mostro gigante e questa volta Kuruma, dopo l’ennesimo pasticcio, sul finale aiuta il nostro eroe sabotando il mostro e permettendo a Polimar di reagire con successo.

E dal fuoco all’acqua nell’episodio n° 20, dove i nemici sono la “Banda dei Pesci Arcieri”, che però sparano anche loro fuoco dalla bocca.

Dopo aver seminato morte e distruzione, fanno evadere il loro capo, il dottor Yes, dalla prigione e, a bordo di un mezzo anfibio, progettano di rubare la stampatrice della zecca.

Nell’episodio 21 torna un capobanda femminile, leader della “Banda Concichi” che usa una nave volante con le sembianze di una volpe e vuole rubare il Diamante Arcobaleno.

Nell’episodio 22 Polimar affronta la “Banda di Kyo Beetle” (scarabei);

uno dei membri, William, vuole vendicare il fratello, Collector, suo degno compare delinquente, precedentemente fermato dal nostro eroe, e si infiltra nell’ufficio di Kuruma avendo notato che Polimar interviene spesso nelle indagini in cui Sherlock Holmes jr. è coinvolto. Kyo intanto progetta di usare delle micro-bombe come esca, rubandole per mezzo delle loro auto-scavatrici.

Con l’episodio 23 si torna in acqua con la “Banda dei Pesci Volanti”, anche loro interessati all’uranio come la precedente Banda del Ragno, e lo rubano da varie basi militari grazie ad un sottomarino.

In questa puntata per le prima volta Onikawara becca Takeshi che lo spia e chiede spiegazioni; i due non riescono ancora a perdonarsi a vicenda.

Nel 24° episodio sono di scena “l’Uomo Piovra” e i suoi scagnozzi a cui da tempo sembra dar la caccia un certo Karsen Popan, che si traveste da mago ed è un abile spadaccino. La realtà è ben diversa…

L’ultima avventura di Polimar occupa le ultime due puntate, l’avversario è rappresentato dall’ostica “Banda delle Tartarughe”.

Tutto inizia con questi furfanti che rubano l’elemento Kiran, in grado di fornire più energia dell’uranio. Per evitare il possibile intervento di Polimar, il generale delle tartarughe si avvale dell’operato di Pipis, l’uomo pipistrello che ha l’incarico di scoprire l’identità segreta del nostro eroe.

E ci riesce anche, accusandolo davanti al padre, che si mostra incredulo. I prigionieri vengono portati nel covo della banda mentre il pipistrello raggiunge l’ufficio di Kuruma perché si ricorda del casco del ragazzo. Fortunatamente Barone lo ferma e si ritrova il casco in testa.

Kuruma e Teru provano a liberare Takeshi e Onikawara, ma vengono catturati. Ora stanno tutti per morire uccisi dal laser,

ma Barone crea un diversivo e riesce a dare il casco a Takeshi. Il tempo stringe e Takeshi è costretto a trasformarsi davanti a tutti.

Le Tartarughe provano a reagire, ma Polimar è più scatenato che mai e spazza tutti gli avversari in un uragano di colpi.

Al termine comunque, Takeshi ottiene il permesso dal padre di continuare la sua lotta al crimine insieme ai suoi vecchi amici, per la gioia di Kuruma e di Teru.

LA SIGLA.

Anche nella versione italiana si sono mantenute le sigle originali cantate dal cantante, attore e doppiatore giapponese Isao Sasaki.

Sigla iniziale:

Sigla finale:

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