THOR n° 55 del 22/05/1973

THOR n° 55 del 22/05/1973 – Dietro di lui Ragnarok (Thor, 157, 10/1968) Scritto da S.Lee – Disegni J.Kirby – Rifinitura V.Colletta.

Il Mangog è inarrestabile, disdegna la lotta contro Thor e scava un tunnel per penetrare ad Asgard; Thor e i Tre Guerrieri lo inseguono. Intanto Karnilla si è convinta che il prode Balder è troppo puro di cuore e nobile per abbandonare il proprio dovere solo per amare la sua bellezza, allora lo libera insieme a tutti gli altri guerrieri da lei intrappolati.

Il prode guida ora l’ultima disperata difesa alla testa dei cavalieri di Asgard.

Ma niente può fermare il Mangog che li spazza via come paglia al vento. Arriva Thor, trascinato dal suo Mjolnir, Mangog non si scompone e Balder chiede al dio del tuono di difendere la Spada di Odino: se il Mangog la solleva sarà Ragnarok, e tutto il mondo cesserà di esistere. Il “coraggioso” Loki abbandona le difese e fugge, sperando di salvarsi; Thor lo tratta con disprezzo mentre raggiunge Lady Sif accanto all’enorme Spada di Odino.

La coraggiosa guerriera era in attesa insieme al “Registratore”, inviato da Rigel per registrare questi drammatici eventi. Insieme affrontano l’odio implacabile di bilioni di esseri racchiusi dentro il Mangog. Il terribile avversario spezza le ultime difese e solleva la spada. Il registratore continua a “registrare” gli eventi. Thor continua a battersi con coraggio nonostante le onde cosmiche che iniziano la devastazione, il figlio di Odino invoca i poteri della tempesta al fine di risvegliare suo padre dal sonno eterno, perché solo lui può fermare il Mangog.

E Odino si sveglia e colpisce il mostro con un raggio del suo scettro del potere, spezzando l’incantesimo con cui aveva imprigionato tutti quei bilioni di esseri al suo interno. Mangog inizia a dissolversi, era solo una prigione per un intero popolo ed ora che l’incantesimo è interrotto, quel popolo è libero di tornare a vivere in pace, e lui svanisce come un illusione. Thor soccorre Lady Sif e, insieme a Balder e a tutti i guerrieri di Asgard, inneggiano al loro signore e alla vittoria.

– VENDICATORI – L’Agonia e il Formicaio (2a parte) (Avengers, 46, 11/1967) Scritto da R.Thomas – Disegni J.Buscema – Rifinitura V.Colletta.

Mentre Hank è impegnato nei suoi esperimenti assistito da Janet, il nuovo Ciclone Umano, che ora si fa chiamare Turbine, irrompe con la furia di un tornado cercando vendetta. Golia non riesce ad acchiapparlo e Turbine gli spara contro il raggio della macchina riducente del laboratorio, riducendoli a dimensioni di formiche. E li getta nel formicaio che Pym stava studiando. Il problema è che non ha addosso gli elmetti cibernetici e non può comunicare con le formiche rosse, e Wasp ha scordato pure di indossare i suoi pungiglioni.

Ma non è la sola preoccupazione della coppia, infatti Turbine sta piazzando una bomba tra i macchinari dei Vendicatori. Per loro fortuna Pietro e Steve Rogers rientrano prima al Q.G. e, notando il buco nel muro, indossano velocemente i loro costumi ed entrano in azione. Dopo un fallito tentativo di Quicksilver di bloccare Turbine, Cap. ne approfitta per colpirlo con lo scudo, ma il cattivo si riprende ed evita il secondo attacco.

Nel frattempo Henry e Janet lottano per salvarsi la vita e riescono a stendere alcune formiche particolarmente aggressive. Hank ricorda di avere installato un centro di controllo cibernetico in miniatura nel formicaio e si fabbrica una specie di elmetto di controllo di fortuna. Scortati dalle formiche, trovano la via d’uscita e Golia si lancia verso un amplificatore vocale per avvisare Cap e Quick di dove si trovi la bomba che sta per esplodere. Pietro la prende e si precipita a gettarla nel fiume poco distante. L’esplosione sconvolge le persone dei dintorni che fanno commenti poco lusinghieri nei confronti del mutante, di cui non si fidano e Pietro comincia a stufarsi di questa diffidenza. Intanto Turbine se la fila e Cap. sottopone Hank e Janet al processo inverso della macchina riducente. Ma il raggio fa un effetto strano sui due che si sentono “cambiati” in qualcosa, ma non sanno bene in cosa.

– INUMANI – Inferno sulla Terra (Amazing Adventures, 6, 05/1971) Scritto da R.Thomas – Disegni N.Adams – Rifinitura J.Verpoorten.

Gorgon e Karnak hanno liberato Maximus il folle, solo per apprendere che il pazzo fratello di Freccia Nera, ha ora un potere in grado di distruggerli tutti. Infatti li controlla mentalmente e li costringe a battersi l’uno contro l’altro.

Freccia Nera ha perso la memoria, sempre per colpa di Maximus, ed ora vaga sulla baia di una città negli USA, con indosso i vestiti di uno degli assalitori del bambino che in precedenza aveva salvato. Il ragazzo vuole ricambiare l’aiuto e lo invita a dirgli almeno il suo nome. E, purtroppo, Freccia emette un debole sussurro che ha l’effetto di un cataclisma: spazza via le navi ancorate a centinaia di metri di distanza, e provoca un’ondata che si abbatte sulle coste! Le cose vanno anche peggio nel “Grande Rifugio”, dove Maximus ha reso schiavi tutti gli Inumani meno quelli della famiglia reale. Il popolo obbedisce solo a Maximus, che li incita ad attaccare Karnak, Gorgon e Medusa. Buon per loro che sopraggiunge Triton a portarli in salvo su un mezzo volante.

Ma l’apparecchio non è testato per portare troppe persone e, a stento, i quattro raggiungono la spiaggia dove hanno un brusco atterraggio. Nel frattempo Freccia Nera e il suo piccolo compagno sono bloccati da un misterioso individuo.

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