THOR n° 58 del 3/07/1973

THOR n° 58 del 3/07/1973 – Chi è il vero Don Blake? (Thor, 159, 12/1968) Scritto S.Lee – Disegni J.Kirby – Rifinitura V.Colletta.

Il dott. Blake ha appena terminato di eseguire con successo una delicata operazione, ma il suo animo non è sereno, continua ad arrovellarsi il cervello su chi sia stato il dio del tuono prima che lui trovasse il martello, e chi sia lui stesso. Nel suo appartamento si abbandona ai sogni. E sogna di essere Thor e di raggiungere Asgard, dove si reca a chiedere udienza a suo padre Odino, che ha percepito i suoi pensieri ed è disposto a rispondere alle domande del mortale Don Blake.

Blake si sveglia di soprassalto e sente la presenza di Odino che inizia il racconto: Thor si inoltra nella terra di Niffelheim, la terra dei giganti della tempesta, a caccia di un drago che semina morte e distruzione, e lo uccide. Ma c’era un patto tra i giganti e Asgard: nessun asgardiano doveva mai entrare in quelle terre. Un gigante vede Thor e lo attacca, dichiarando che il patto è rotto. Thor non è certo disposto a tollerare l’affronto e risponde a tono. Altri giganti si aggiungono alla contesa ma Thor, spavaldo, li sfida tutti e colpisce con il suo martello.

Giunge Balder, inviato da Odino che lo richiama all’ordine, è stato comunque Thor ad aver invaso la terra dei giganti, quindi deve abbandonare la lotta e tornare indietro. Blake sa che Thor è un tipo testardo e temerario, ma ancora non capisce lui cosa c’entri. Odino prosegue il racconto, e vediamo Thor impegnato in una sfida a braccio di ferro con un guerriero di Asgard; per colpa di Volstagg, che fa danni non appena si muove, la sfida si interrompe e il guerriero pensa che Thor abbia barato per evitare di essere battuto; si scatena una rissa con alcuni asgardiani da una parte e Thor con Hogun e Fandral dall’altra. A interromperli risuona la voce possente di Odino. Il padre degli dei comunica al figlio la sua decisione: poiché non ha ancora imparato cosa sia l’umiltà ha deciso di spedirlo sulla Terra privandolo dei suoi poteri, per fargli conoscere la debolezza e la sofferenza.

Ora Blake capisce, si rivede giovane mentre si iscrive all’università di medicina e sa che Don Blake non ha passato perché lui è, ed è sempre stato, il vero dio del tuono. Non solo aveva perso i poteri ma anche la memoria. Ha trascorso normalmente la sua vita diventando infine chirurgo e vivendo in mezzo alla sofferenza; lui stesso era stato reso zoppo da Odino affinché capisse che qualsiasi handicap può essere superato.

Poi, un giorno, quando il percorso di maturazione fu completo, Odino fece in modo di fargli trovare il bastone con cui ridiventò ciò che era sempre stato: Thor.

– VENDICATORI – Il Cavaliere Nero vive ancora (Avengers, 48, 01/1968) Scritto R.Thomas – Disegni G.Tuska.

Magneto ha catturato Quicksilver e Scarlet, che non hanno nessuna intenzione di allearsi con lui e il viscido Toad. Rimasti soli a pensare, Pietro riesce a liberare un braccio e a inviare un SOS con la radio d’emergenza nascosta. Toad se ne accorge ma il segnale raggiunge il QG dei Vendicatori, e Jarvis avvisa il resto della truppa che è sparsa un pò ovunque:

Occhio di Falco salta sui tetti pensando all’abbandono di Capitan America che ha lasciato senza spiegazioni il gruppo; Hank e Janet si trovano in un casino di Las Vegas in vacanza; Ercole si trova in una devastata Olimpia; la casa degli dei è abbandonata e non riesce a capire cosa possa essere successo. Falco, Golia e Wasp sentono la registrazione della chiamata di soccorso di Pietro e cercano di capire come rintracciare il covo di Magneto. Intanto, al castello dei Garrett, il dott. Whitman è riuscito a evadere dalle celle in cui era stato rinchiuso da Magneto e si reca nel laboratorio, ripensando al giorno in cui suo zio, il Cav. Nero cattivo, Nathan Garret, era morto dopo lo scontro con Iron Man.

Lo aveva rintracciato in fin di vita e gli aveva fatto promettere di riscattare il suo nome compiendo opere di bene. Whitman si fabbrica una nuova armatura, un altro bel cavallo alato e, nei panni del rinato Cavaliere Nero, si reca al QG dei Vendicatori per chiedere aiuto. Intanto Magneto si accorge del segnale di soccorso inviato da Pietro; prende Quick e Scarlet e si invola per altri lidi. Dane Withman raggiunge il QG, ma gli altri Vendicatori ricordano il vecchio Cavaliere e lo prendono di mira con frecce e insetti. Withman cerca di spiegarsi ma, non pratico della lancia di suo zio, combina disastri nel tentativo di difendersi e aggrava sempre più la sua posizione. Ad un certo punto fa cadere un grosso pezzo di cornicione e Golia deve ingrandirsi, ad un’altezza che non gli era consigliata per la salute, per bloccare le macerie. Ce la fa, ma lo sforzo e il dolore sono tanti e precipita nel vuoto. Il Cavaliere Nero si getta come un fulmine e riesce ad afferrarlo al volo perché Golia, nel frattempo, era tornato a statura normale. Finalmente può spiegare di non essere il vecchio Cavaliere e li conduce al castello.

Magneto, però, è già sparito, Withman vorrebbe unirsi nella ricerca, ma le esitazioni dei Vendicatori lo fanno innervosire e li manda a quel paese. I Vendicatori ora non hanno tempo per dialogare e partono a cercare i loro compagni rapiti.

– INUMANI – Una sera attendendo la Morte (2a parte) (Amazing Adventures, 7, 07/1971) Scritto G.Conway – Disegni N.Adams – Rifinitura J.Verpoorten.

Gli Inumani sono sempre alla ricerca del loro sovrano smemorato. Per evitare di bisticciare con tutti gli umani che incontrano, si travestono. Karnak li dirige verso una zona della città dove le radio segnalano che ci sono tafferugli. Giunti sul posto vedono quello che non avrebbero mai voluto vedere:

Freccia Nera insieme ad un gruppo di rivoltosi guidati dal misterioso sig. Dibbs, che incita a ribellarsi ai soprusi dei “bianchi”…


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