Personaggi del Corriere dei Piccoli: Piccolo Zeus

Piccolo Zeus è un personaggio dei fumetti creato dallo scrittore e sceneggiatore Sergio Crivellaro (autore tra l’altro dei testi del lungometraggio animato di Bruno Bozzetto: “West and Soda” del ’65), le cui storie sul Corriere dei Piccoli sono iniziate a partire dal n° 26, del 29 Giugno 1978

che aveva la sorpresa n° 41 (così erano chiamati nel Corriere dei Piccoli di quegli anni i giochini o i gadget in regalo in ogni numero; anche Piccolo Zeus ne ebbe uno dedicato: un aquilone con la sua immagine, in regalo sul n° 30 del 27 luglio ’78, sorpresa n° 45).

Le sue avventure uniscono la mitologia greca, con i vari personaggi dell’Olimpo, ad una trama tipica da supereroi. Un’anteprima del personaggio c’era già stata sul numero precedente (n° 25, del 22 giugno ’78 – sorpresa n° 40), in cui si presentavano i due principali protagonisti e si annunciava l’inizio della pubblicazione delle sue storie:

in due pagine, il “Grande Giullare“, un personaggio con la mascherina e i baffi, ci raccontava di come avesse letto il “Libro delle Stelle”, un mitico volume in cui sono descritte le gesta degli eroi, da cui erano poi sfuggiti i personaggi della saga.

I personaggi principali e il loro incontro.

Il protagonista principale, Piccolo Zeus, è un ragazzo che vive da solo nella sua casetta, e va a ancora a scuola, dove studia con impegno. In caso di necessità si trasforma in un supereroe in grado di volare e scagliare fulmini a ciel sereno, ed è dotato di una notevole forza fisica. Durante le sue prime apparizioni il narratore, ovvero il “Grande Giullare”, interveniva all’inizio e al termine dei vari episodi, commentando quello che succedeva ai protagonisti; e al termine di ogni avventura ci rivolgeva la domanda-tormentone: “ma chi è Piccolo Zeus ?”.

Nel secondo blocco delle sue avventure si scopre, come era facilmente intuibile, che il ragazzo è uno dei figli del dio greco, Zeus. E ha pure una sorellina che incontra sempre nella seconda parte, Zeusina, un tipetto dalla battuta pronta e molto intelligente che indossa una mascherina rossa.

Il compagno d’avventura del giovane supereroe è, in realtà, il suo primo avversario: Titano.

I Titani, nella mitologia classica, sono gli “dei” più antichi, generati da Urano e Gea, e venuti prima di quelli dell’Olimpo con cui hanno poi guerreggiato. Nell’episodio d’esordio vediamo come il “malvagio” Titano, intrappolato da Zeus nell’asteroide-prigione di Tartaro, riesce ad evadere grazie allo scontro del planetoide con una “testa-meteorite”, che è il socio del forzuto Briareo, il guardiano di Tartaro, che si era momentaneamente assentato confidando troppo nella vigilanza del suo assistente, il quale ha il brutto vizio di bere troppo. Una volta libero, Titano, per rifarsi del tempo trascorso in prigione, decide di fare i propri comodi sulla Terra, saccheggiando, devastando e facendo il prepotente, sicuro della sua erculea forza.

Piccolo Zeus, che è sempre pronto ad intervenire per proteggere gli innocenti cittadini dalle aggressioni dei cattivi, non esita ad affrontare il bullo.

Ne nasce una solenne scazzottata con cui i due finiscono con il demolire mezza città.

E qui si può subito notare l’ironia che aleggia poi in tutte le storie, con i due che vengono “sgridati” da un generale dell’esercito e obbligati a riparare i danni causati, armandosi di cazzuola e cemento per ricostruire i palazzi danneggiati o distrutti.

Naturalmente Titano se ne va dopo poco tempo, lasciando l’onesto Piccolo Zeus da solo a terminare il lavoro.

Intanto Briareo si mette in moto per recuperare l’evaso. Nella mitologia classica è un gigante con 100 braccia e 50 teste, anche lui figlio di Urano e Gea, che aiuta Zeus nella lotta contro i Titani; nel fumetto è rappresentato come un forzuto dalla pelle verde, con i capelli arancioni e le corna, armato di una possente sciabola; appare per la prima volta sul n° 28 del 13 luglio ’78 (sorpresa n°43).

Dopo aver malmenato la testa-meteorite, reo di essersi ubriacato sul lavoro, va a scontrarsi sia contro Titano che contro Piccolo Zeus.

E’ proprio in questa circostanza che Piccolo Zeus si allea con Titano.

Inizialmente però si alleano solo per convenienza: Titano perché da solo non riesce a battere Briareo, e Piccolo Zeus, perché Titano gli ha promesso di aiutarlo a riparare i danni causati dalla loro precedente battaglia.

Pur vincendo, i due fanno pace con Briareo, infatti il gigante potrebbe essere punito se si dovesse scoprire l’evasione di Titano; quest’ultimo gli promette che è disposto a fiondarsi dentro il Tartaro (provvisoriamente) se qualcuno volesse fare un’ispezione, e Piccolo Zeus garantisce il patto.

Le prime avventure.

Sul n° 30 del 27 luglio ’78 arriva il primo nemico dei due nuovi alleati: il Leone di Nemea.

Nella mitologia è un leone invulnerabile mandato da Era ad uccidere Ercole; nel fumetto è un cattivone che usa le armi, piuttosto che la forza, per minacciare il mondo.

Il “Leone”, fuggito anche lui dal “libro delle stelle”, come ci racconta il solito “Giullare” all’inizio della storia, vuole, tanto per cambiare, distruggere la Terra, che lo irrita perché è troppo bella. Inizia la sua opera di devastazione e nessuno è in grado di fermarlo.

Piccolo Zeus, che ora ospita in casa sua Titano, anche per tenerlo d’occhio, interviene per fermarlo, e chiede l’aiuto al suo co-inquilino, ma Titano, il quale ha un carattere tutt’altro che altruista, preferisce farsi i fatti suoi. Nemea teme Piccolo Zeus, e lo minaccia con una bomba “molto” atomica.

Per fortuna, Titano, stufo di guardare una tv in cui parlano solo del Leone di Nemea e di quello che combina, interviene a dare una mano, e la Terra è salva.

Nonostante i due personaggi abbiano un carattere decisamente opposto, diventano grandi amici e si tirano a vicenda fuori dai guai. Titano, anche se brontola spesso e volentieri, alla fine dà sempre una mano (spesso perché conviene pure a lui…). La loro amicizia si rafforza comunque nelle tre storie successive, divise, come le precedenti, in due parti.

Nella prima, uno scienziato pazzo rapisce Titano per loschi esperimenti e Piccolo Zeus non esita un istante a correre in aiuto dell’amico abbandonato dai terrestri.

Nella seconda, torna il Leone di Nemea, armato con la “terribile” pistola del “chicchirichì supersonico”. Sta attaccando Briareo per liberare Titano dal Tartaro!

Infatti tutti sanno che Titano è ancora chiuso li dentro e Nemea non lo ha riconosciuto quando hanno combattuto nell’avventura precedente. In questa storia Titano risveglia il suo egoismo e rifiuta, in un primo momento, di aiutare.

Poi, però, lo scontro nello spazio fa precipitare il Tartaro verso la Terra, ed è quindi costretto ad intervenire per salvare i suoi preziosi beni.

Titano mostra il suo lato generoso e la forte amicizia per il suo co-inquilino, nell’ultima avventura di questo primo blocco di storie, quando affronta il fortissimo Centauro, custode della Coppa che contiene l’antidoto in grado salvare Piccolo Zeus, colpito a tradimento da un dardo avvelenato, mentre si preparava per sostenere gli esami a scuola.

Il vile attentatore è sempre lui: il malvagio Leone di Nemea. Titano lascia Piccolo Zeus alle cure di Briareo e battaglia con Centauro. Ma solo Piccolo Zeus può sconfiggere il custode. Allora Titano va a pescare il Leone di Nemea per distrarre il suo avversario con un altro bersaglio; riesce così a sottrarre il calice, e lascia il Leone a subire la rabbia di Centauro, furioso per l’inganno, mentre lui corre a dare l’antidoto a Piccolo Zeus che si rialza più vispo che mai.

Qui termina il primo blocco di storie del personaggio.

La Grande Avventura.

Dopo una pausa di diversi numeri, le imprese di Piccolo Zeus e Titano riprendono con l’inizio di una nuova esaltante saga dal titolo: “La Grande Avventura”. Arrivano nuovi personaggi, tra cui Zeusina, la sorellina di Piccolo Zeus, e fanno il loro ingresso papà Zeus e il fratellastro Ares, il dio della guerra. E tante altre creature mitologiche come Atlante, Tifeo (Tifone), Notte, Oceano, Cerbero, Poseidone, Zefiro.

La grande saga inizia sul Corriere dei Piccoli n° 46 del 16 Novembre ‘78 (sorpresa n° 61) e termina sul n° 44 del 31 Ottobre ‘79 (sorpresa n° 109).

Zeus ha scatenato Ares per distruggere la Terra di cui è stanco e annoiato, e così va in conflitto con il figlio.

Ares, il dio della guerra, esegue con scrupolo gli ordini del padre e lo fa volentieri perché è geloso del rapporto tra Zeus e Piccolo Zeus. La storia è divisa in capitoli e inizia dalla fine, ovvero troviamo Piccolo Zeus e Titano su un minuscolo brandello di un’antica cattedrale vagante nello spazio, dove attendono l’inizio dell’ultima battaglia. I due ripercorrono, con i ricordi, l’inizio della loro “grande” avventura.

Il primo personaggio della mitologia che incontrano è Atlante, che Ares ha scalciato facendolo cadere, impedendogli così di sostenere la volta celeste. Rimesso in piedi il gigante, nel 3° capitolo compare per la prima volta Zeus, in compagnia di Zeusina. La piccola avvisa il padre che Piccolo Zeus sta raggiungendo l’Olimpo perché vuole chiedere spiegazioni sull’insensato attacco alla Terra. Zeus non ha la minima voglia di incontrarlo e gli spedisce  contro “Notte”, l’oscura figlia di Caos.

Notte lancia “Tenebra” e “Sonno” contro i due eroi, ma alla fine, lavorando in team, i due ne hanno ragione, facendosela pure amica.

Allora Zeus sguinzaglia “Tifeo”, re degli uragani, ma anche lui viene sconfitto a suon di cazzotti che gli chiudono gli occhi rendendolo cieco. Il demone mitologico sfoga la sua furia tornando sull’Olimpo, devastando tutto quello che incontra.

Tocca quindi a Cerbero, in questo caso non il cane mostruoso infernale a tre teste della mitologia, ma un gigante con 4 braccia molto forte. Scaglia lontano Titano che viene salvato dalla rete da pesca di “Oceano”, suo fratello che, esiliato da Zeus, passa il tempo pescando comete nello spazio.

I tre si alleano e intrappolano Cerbero nella rete. Piccolo Zeus promette di liberarlo al suo ritorno e Cerbero, per sdebitarsi, gli rivela che, prima di recarsi sull’Olimpo, farebbe meglio a tornare sulla Terra a fermare Ares, perché la sta mettendo a ferro e fuoco.

Tornati indietro, Piccolo Zeus e Titano scoprono che gli oceani della Terra sono in ebollizione; Poseidone dice loro che occorrono delle comete ghiacciate per raffreddarli. E così i due fanno il loro primo incontro con Zeusina, che se ne va a zonzo cavalcando cento comete.

Si qualifica come “Imperatrice delle Comete” e subito mostra il suo carattere da saputella antipatica. Soprattutto Titano non la sopporta e con Zeusina hanno poi frequenti battibecchi, anche perché è la più intelligente dei tre e fa di tutto per sottolinearlo.

Salvati gli oceani, il pericolo successivo è rappresentato da Zefiro, pazzo vento di tempesta che spazza la superficie terrestre.

Dopo vari goffi tentativi per fermarlo, Piccolo Zeus ascolta i suggerimenti di Zeusina ed è in questa occasione che scopre che è sua sorella.

Ares dà origine ad una serie di terremoti. Sempre grazie alla supervisione della “saggia” ragazzina, Piccolo Zeus e Titano sventano anche questa minaccia.

Allora Ares va a mollare un paio di sberle ad Efesto e fa esplodere il fuoco dai vulcani. Grazie all’enorme mantello di “Notte”, su suggerimento della solita Zeusina, gli incendi sono domati.

Ares, tutto sconsolato, va a piangere dal padre, lamentandosi delle continue interferenze della banda di Piccolo Zeus.

E giunge il momento del fatidico incontro: Piccolo Zeus giunge finalmente sull’Olimpo e pretende spiegazioni sfidando l’autorità paterna.

Ares, invidioso del ragazzo, lo sfida al “Duello degli Dei”. Nonostante il parere contrario di Zeus, che sotto sotto teme per l’incolumità del più piccolo figliolo perché sa che Ares è spietato, la sfida ha inizio.

E così torniamo al punto iniziale della saga. I due, corazzati con armature medievali, si affrontano a colpi di spada.

Ares, non riuscendo ad avere la meglio e, sempre più arrabbiato e frustato, si trasferisce in un gigantesco robot da combattimento. E qui si rende omaggio ai cartoni giapponesi dei robot; infatti quella parte della storia era sul n° 40 del Corriere dei Piccoli del 3 ottobre ’79 (sorpresa n°105), quando Goldrake era già largamente diffuso, insieme al Grande Mazinga e Jeeg Robot.

Anche Piccolo Zeus, nel numero successivo, riceve in dono da Efesto un robot altrettanto gigantesco, e i due possono continuare il duello ad armi pari.

Il duello degli dei termina con Ares chiuso nel suo robot, che trascina il robot vittorioso di Piccolo Zeus in una rovinosa caduta.

Dalle macerie il primo a uscire fuori e il ragazzo, che poi si dà da fare per recuperare il fratellastro.

Sull’Olimpo si prepara una grande festa, Zeus ora capisce che l’umanità ha ancora speranza finché Piccolo Zeus sarà sempre pronto a difenderla, e tutti si uniscono al brindisi in onore della Terra.

L’ultima avventura.

Nella terza e ultima serie di storie si visita il mondo delle fiabe, con personaggi come Robin Hood, il Lupo Cattivo, lo Sceriffo di Nottingham ecc. A voler distruggere il mondo è, stavolta, Mr. Caos, raffigurato come un grasso turista americano che guida la sua flotta di “bulloni” volanti. Ha imprigionato il “Re delle Stelle” in un libro di favole, dove Piccolo Zeus e Titano entrano per salvarlo.

Quest’ultima saga inizia sul Corriere dei Piccoli n° 20 del 18 Maggio ’80 (sorpresa n° 136) e termina sul Corriere dei Piccoli n° 46 del 14 novembre ’80 (sorpresa n° 162).

Sono le ultime avventure di Piccolo Zeus e Titano. I personaggi non sono più riproposti, e anche il Corriere dei Piccoli cambia agli inizi degli anni ’80, introducendo sempre di più i fumetti ispirati agli anime giapponesi della tv, che si stanno diffondendo in quel periodo, a scapito dei fumetti creati dagli autori italiani.

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